Storia
Isola dell’Oceania, fu scoperta nel 1798 dal capitano tedesco Fearn; divenne possedimento germanico fin dal 1888.
Alla fine della prima guerra mondiale la Società delle Nazioni la affidò sotto “mandato congiunto” alla Gran Bretagna, all’Australia ed alla Nuova Zelanda.
Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dal Giappone, ma nel settembre del 1945 fu riconquistata dall’Australia.
Le Nazioni Unite poi riconfermarono l’amministrazione fiduciaria delle tre potenze che prima l’avevano sotto mandato.
Nel 1964 l’isola respinse un tentativo di annessione dell’Australia ed il 31 gennaio 1966 conseguì l’autogoverno interno, con la costituzione di un Consiglio legislativo.
Il 31 gennaio 1968 proclamò la sua indipendenza con la fondazione di una Repubblica Presidenziale, nell’orbita del Commonwealth.
Nel 1970 si registrò un importante avvenimento economico; fino a quella data i vasti giacimenti di fosfato, unica grande risorsa del paese, erano stati sfruttati dalla British Phosphate Commissioners. Dal primo luglio di quell’anno, invece, la concessione passò alla Nauru Phosphate Corporation.
Con l’esportazione dei fosfati la bilancia commerciale del Nauru fu sempre attiva, assicurando un buon reddito pro-capite ai nauruani.
L’esaurimento di questi giacimenti, previsto per la fine degli anni novanta, ha costretto il governo del Nauru ad una politica di forti investimenti in campo edilizio, specialmente in Australia, nelle isole Marianne e ad Honolulu.
Inoltre è allo studio un piano di riconversione per cui l’isola
potrà essere trasformata in porto franco; si potrà
operare un grande sviluppo della flotta da pesca, dei servizi aerei e marittimi.
Nel 1968, come previsto dalla Costituzione appena varata, era stato
eletto un Parlamento monocamerale che deteneva il potere legislativo. Inoltre
era stato nominato un Consiglio di Stato, presieduto dallo stesso
Presidente della Repubblica, che esplicava il potere esecutivo. E dal maggio
1968 la Presidenza era stata assunta da H. De Roburt che, salvo alcuni
brevi periodi, la mantenne fino al 1989.
Nel paese i due opposti schieramenti, quello che sosteneva De Roburt e quello di opposizione, il Partito Democratico di Nauru, si erano resi protagonisti di vari contrasti rendendo il clima politico piuttosto teso e movimentato.
Si ebbe quindi un periodo di forte insicurezza per arrivare, nel novembre
del 1995, alla elezione a Presidente di L. Harris, leader del Partito Democratico
che, però, nelle successive elezioni del febbraio 1997, fu sostituito
da K. Clodumar. Egli, a sua volta, fu scalzato nel giugno 1998 da B. Dowiyogo
e questi ancora, a sua volta, nell’aprile del 1999 dovette lasciare la
carica a R. Harris.