Storia
TOBAGO
Fu scoperta
da Cristoforo Colombo nel 1498. Nel XVI secolo furono gli spagnoli i primi
colonizzatori di quest’isola, che
con Trinidad fa parte dell’America Meridionale.
Nel
1580 fu sotto il dominio inglese; poi nel XVII secolo passò sotto
quello olandese e nel XVIII secolo prima fu governata dai francesi e di
nuovo fu dominio inglese nel 1802 dopo il Trattato di Amiens.
Durante la Rivoluzione francese molti rifugiati, famiglie intere, si recarono nell'isola; fra i creoli specialmente è tuttora in uso la lingua francese, anche se fino al 1889 fu l’Inghilterra ad amministrare il paese.
In quello stesso periodo Tobago fu posta alle dipendenze di Trinidad, pur mantenendo la sua forma di governo. Tuttora è aggregata amministrativamente a Trinidad, però è gestita da un proprio governatore e da un proprio magistrato.
TRINIDAD
Fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1498. Rimase possedimento della
Spagna fino al 1797 poi, conclusasi la guerra fra Spagna ed Inghilterra,
passò sotto il governo di quest’ultima con il Trattato di Amiens
del 1802.
Nel
1889 a Trinidad fu aggregata Tobago: insieme fecero parte della "Federazione
delle Indie Occidentali" che si era costituita ufficialmente il 3 gennaio
1958, con capitale federale Port of Spain.
La Costituzione
del 1961 stabilì un ordinamento bicamerale con un Senato, i cui
membri vengono eletti da un governatore ed una Camera dei Rappresentanti,
dipendenti da elezioni.
Il predominio politico nel paese è sempre stato del PNM, “People's National Movement”, nato nel 1956 e continuato poi con le successive vittoriose elezioni sia negli anni settanta che seguenti. La ragione principale di questa "leadership" era senza dubbio l’abbondante produzione di petrolio che teneva alta l’economia.
Il capo del PNM, E. Williams, fu senza interruzioni al governo dal 1956
al 1981, anno in cui morì.
Gli successe alla guida del partito e nella carica di Primo Ministro
G. Chambers.
Il moderato PNM ebbe il maggior numero di proseliti fra la popolazione nera mentre l’opposizione, anch’essa piuttosto moderata, ebbe le sue basi fondamentali fra la popolazione di origine indiana. Nel XIX secolo, infatti, a seguito dell'abolizione della schiavitù, come avvenne in altri stati, anche a Trinidad si verificò un grande vuoto fra i lavoratori delle piantagioni. Questo vuoto fu in massima parte riempito con immigrati indiani che furono reclutati con il sistema delle “indentiures”, cioè contratti a lungo termine di tipo semiservile.
Pur superando di poco il 50% dei voti, il PNM dovette la sua forza più allo spezzettamento delle altre fazioni politiche di ispirazione laburista.
I seggi che non venivano ottenuti a Trinidad dal PNM, fino agli anni sessanta, furono appannaggio del DLP, “Democratic Labour Party” e nel decennio successivo dell’ULF, "United Labour Front".
A Tobago gli spettanti due seggi su 36, sin dal 1976,furono conquistati
dal .DAC, “Democratic Action Congress”, che ebbe
poi la grande maggioranza dei seggi nell’Assemblea elettiva locale
istituita nel 1980.
Nel 1981 ci furono nuove elezioni ed il PNM confermò il suo primato.
Ma intanto era intervenuta una crisi economica di vaste proporzioni a causa
della caduta dei prezzi degli idrocarburi. Addirittura si registrò
il doppio della disoccupazione. Le condizioni di vita della popolazione
erano molto peggiorate creando lo scontento anche a livello politico tanto
da registrare una larga
convergenza verso le forze di opposizione che, infatti, riunitesi nella
NAR, “National Alliance for Reconstruction”, alle elezioni del 1986 ottennero
i due terzi dei voti e A.N.R. Robinson assurse alla guida del governo.
Robinson fu costretto, dalla precaria situazione economica, ad applicare
drastiche misure che ebbero un effetto deleterio specialmente sulle forze
laburiste che si distaccarono dalla ULF e fondarono una nuova opposizione:
lo “United National
Congress” (UNC), capeggiato da B. Panday.
La tensione non diminuì, anzi; e così si verificò un tentativo di insurrezione portato avanti da un gruppo di musulmani neri che il 27 luglio occuparono il Parlamento e presero in ostaggio Robinson ed alcuni ministri. Violenze e scontri continuarono ancora facendo feriti e morti.
Ma alla fine i ribelli si arresero in cambio di una amnistia. Il governo in questa circostanza aveva messo a nudo tutta la sua debolezza, e con le elezioni del dicembre del 1991 la NAR potè conservare solo i due seggi di Tobago, l’UNC ottenne 13 seggi di Trinidad e chi ottenne la maggioranza fu il PNM che, quindi, ebbe la guida del paese, al cui timone fu eletto P. Manning.
La situazione non migliorò; egli continuò ad applicare
i sistemi di austerità; promosse alcuni piani per la privatizzazione
di alcune aziende e ridimensionò quelle del settore pubblico. Questo
lo portò ad un aperto conflitto con i sindacati e con i laburisti.
La conseguenza più evidente fu la crescita della criminalità
e delle tensioni sociali.
Ed a seguito di ciò nell’ottobre del 1995 il governo fu
costretto a dimettersi e ad indire elezioni anticipate. Queste, infatti,
si svolsero in novembre. Una strana situazione si creò per la conquista
da parte di ambedue i principali partiti politici di 17 seggi, più
due per Tobago che reiterò la sua richiesta di autonomia.
In base a questi risultati il governo non potè essere che di
coalizione ed a guidarlo fu il leader laburista B. Panday.
In campo internazionale, dopo una forte diatriba col Venezuela a causa
delle acque territoriali, si addivenne ad un accordo nel dicembre del 1997.
Si rafforzarono anche i rapporti con l’India, principale fornitore di
mano d’opera per Trinidad-Tobago, e nel febbraio 1999 l’isola ricevette
la visita del premier indiano A. B. Vajpayee.