Dicembre '02 - Sissy in viaggio a
5 dicembre (volo aereo) |
Roma – Madrid - La Habana |
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partenza da Roma Fiumicino alle ore 10.55 con volo dell'Air Europa, arrivo all'aeroporto di Madrid alle ore 13.15 circa, alle ore 15.10 partenza con volo diretto Air Europa per La Habana. |
6 dicembre |
La Habana |
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7 dicembre |
La Habana |
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8 dicembre (km 380 – ore 10) |
La Habana – Paya Giron – Cienfuegos - Trinidad |
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9 dicembre |
Trinidad |
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10 dicembre (km 280 – ore 9) |
Trinidad – Valle de Los Ingenios - Sancti Spiritus - Camaguey |
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Sosta alla Valle de Los Ingenios, nota per le vaste coltivazioni di canna da zucchero. Siamo saliti sulla torre Iznaga (costo 1$), alta più o meno 40 metri è certamente un posto buono per ammirare un bel panorama e per scattare un po' di foto. Altra sosta a Sancti Spiritus con il suo ponte Yayabo dei primi anni '800 (la leggenda dice che per renderlo più resistente il cemento fu impastato con latte di capra). Arrivo, poco prima dell'ora di cena, a casa di Manolo a Camaguey: casa coloniale in ottimo stato in calle Indipendencia, 251. Prima della buona cena (costo 9$) (in verità sono arrivata che erano già tutti a tavola...), ho fatto anche in tempo ad andare a Messa - per me stranamente affollata in quanto giorno feriale - alla Chiesa di San Juan de Dios. Una messa partecipata da persone che sembravano molto attente e serene, ma anche colte e ben educate. Ho notato che ogni famiglia aveva appoggiato sulle panche i propri sacchetti con il riso, la farina, i fagioli e lo zucchero (probabilmente a Camaguey è il lunedì che si ritirano con le tessere le quantità settimanali di spettanza). Mi hanno colpito la sobrietà e l'eleganza di alcune persone, ma in particolar modo una bambina - a messa con i suoi genitori e la nonna - che spesso si girava verso di me con atteggiamento furbetto ed incuriosito. |
11 dicembre (km 440 – ore 10) |
Camaguey - Santuario del Cobre - Santiago |
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Dopo aver scattato qualche foto alla bella casa che ci ospitava, siamo andati ancora un po' in giro fino al mercato di Camaguey dove, unici turisti, è stato interessante scuriosare da una bancarella all'altra... futta e verdura in abbondanza. Partenza intorno alle 10.00 ed intera giornata in pullman (libro letto: Il re dell'Avana di Pedro Juan Guitiérrez, decisamente forte e crudo). Sosta alla Iglesia del Cobre, chiesa dei primi anni del '900, 22 Km. a nord di St.go de Cuba, la Virgin del Cobre è l'indiscussa protettrice di Cuba, in quanto oggetto sia cattolico che yoruba (come Ochùn). Fra i numerosi ex voto: il Nobel di Hemingway ed uno della mamma di Fidel. La nostra casa (Sra Maia C. Mograve C. - Corona no. 851 esq. A San Carlos) di Santiago aveva una bella terrazza panoramica dove per 2 mattine noi 8 donne abbiamo gustato ottime e fin troppo ricche colazioni! |
12 dicembre |
Santiago de Cuba |
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Davvero una bella giornata trascorsa in una bella città piena di vita ed accogliente nei suoi vari aspetti. La nostra casa si trovava vicino alla terrazza di Diego Velasquez: un bel panorama su parte della città, una piacevole sosta Nel Parquet Céspedes, l'antica piazza centrale dove si trova la Cattedrale, con un bel presepio in allestimento proprio in facciata. E poi via...a giro per la gioiosa città, non a caso importante per il suo famoso carnevale! E' d'obbligo una tappa al Museo 26 de julio alla Caserma della Moncada, uno dei simboli della Rivoluzione. Il 26 luglio del 1953 fu attaccata da un commando capeggiato da Fidel Castro. L'attacco fallì e Fidel nella sua arringa difensiva pronunciò le famose parole "la storia mi assolverà...". Ci sono ancora i segni delle pallottole (solo quelli sul corrimano sono originali, sul muro sono stati riprodotti fedelmente con l'aiuto di fotografie). Nel pomeriggio siamo stati al Museo del Carneval dove abbiamo potuto ammirare, in un ambiente senz'altro rilassante e divertente, dei bravissimi ballerini in costume impegnati in una danza/processione (santeria) afro-cubana denominata conga (qualcuno di noi è stato anche piacevolmente coinvolto). A seguire: il Museo del Ron presso la Fabbrica de ron Caney, dove, oltre al doveroso assaggio, ti offrono la spiegazione sulla sua preparazione ed i suoi diversi invecchiamenti. La serata è finita, come quasi tutte le sere, alla Casa de la Trova. |
13 dicembre (km 290 – ore 7) |
Santiago – Castillo del Morro – Guantanamo – Passo La Farola - Baracoa |
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14 dicembre |
Baracoa - trek Rio Yumuri - playa Guardalavaca |
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Si tratta di una classica escursione nella foresta di Baracoa dal ponte sul rio Yumuri (ad una mezz'ora di strada con il pullman) con arrivo alla Boca de Yumuri a 27 Km. lungo la costa verso est. Questa camminata prevede un tratto in salita di circa un'ora e mezzo attraverso le piantagioni di canna da zucchero, ananas, cacao e caffè , poi una piacevole sosta con bagno ristoratore in una pozza del rio, una scorpacciata di cocco ed il ritorno in barca in un'ansa del fiume che ci riporta al parcheggio (per chi vuole evitare il solito $ ... una nuotata di 10 minuti). L'escursione, che in tutto dura circa 3 ore, è senz'altro gradevole e interessante è l'assistenza delle guide non autorizzate che ti accompagnano raccontandoti le loro difficili storie per ottenere qualche dollaro. La ragazza che mi ha accompagnato mi disse che il lavoro di 10 giorni nelle piantagioni le veniva pagato solo un dollaro e che aveva lavorato fino agli ultimi giorni prima di partorire la sua Claudia una bella bimba (ho visto la foto) di 20 mesi. Mi ha lasciato l'indirizzo chiedendo che le mandassi qualcosa dall'Italia. Risaliti sul guagua...ci dirigiamo alla famosa spiaggia di Guardalavaca... subito un bel bagno e dopo poco il sole è tramontato! |
15 dicembre (km 350 – ore 7) |
Baracoa – Holguin |
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Giornata di trasferimento. Cena in un discreto paladar clandestino e pernottamento a Holguin (la già citata "notte con cucaracce" a casa del pediatra!). |
16 dicembre (km 380 – ore 8) |
Holguin - Moròn |
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Altra giornata di trasferimento. Arrivati a Moròn (famosa per il curioso monumento al gallo), posto "strategico" .35 Km. a nord di Ciego de Avila, perché vicino a Cayo Coco e a Cayo Guillermo. Cena a base di aragosta "clandestina" in una casa particolare. Casa de la Trova e a letto. |
17 dicembre ( km 150 – ore 3) |
Moròn – Cayo Guillermo (playa Pilar) - Moròn |
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18 dicembre ( km 210 – ore 4) |
Moròn - Cayo Santa Maria (playa las brujas) Remedios - Santa Clara |
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19 dicembre (km 250 – ore 5) |
Santa Clara - Finca Vigia - La Habana |
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Di buon mattino, con un po' di amaro in bocca in quanto una persona del gruppo la sera prima aveva subito uno scippo in piena regola...(per fortuna con pochi danni) abbiamo visitato i due monumenti più importanti quello al
treno blindado (poco fori la città, ad un Km. dalla collina El
Capiro) e quello al Che. Anche Santa Clara infatti ha il suo posto nel mito della Rivoluzione: dicembre 1958 il Che, mentre Camillo Cienfuegos assediava Yaguajay sulla costa nord, raggiungeva Santa Clara, chiave strategica sulla strada per l' Avana e quindi l'ultima carta per l'esercito di Batista, e dopo quattro giorni di battaglia il treno blindato carico di soldati, armi e munizioni fu fatto deragliare dai guerriglieri e segnò la fine per il regime di Batista sulla collina
El Capiro. Sulla strada per arrivare alla capitale ci siamo fermati al Museo Ernest Hemingway ambientato nella famosa Finca Vigia, una grande casa bianca, ancora interamente ben arredata (forse i trofei dei safari in Africa sono in più...), dove lo scrittore visse dal '39 al '61, quando si uccise negli Stati Uniti. In questa casa ha scritto anche "il vecchio e il mare" (per esempio!) e dal piano più alto si vedono l'obelisco di Plaza de la Revolution e i grattacieli del Vedado. Ed è proprio Plaza de la Revolution con il Memorial José Marti e il Ministero dell'Interno, con la grande immagine stilizzata di Che Guevara, che è stata la nostra prima tappa di ritorno a l'Avana. Ritornare in questa magica città mi ha dato la stessa sensazione che si prova nel rivedere un vecchio caro Amico, magari...anche, un tempo, un po' amato: la prima volta il cielo era nuvoloso rispetto all'azzurro di questa volta ed il sole è caraibico! Non si avverte, più o quasi, quello smog dell'altro giorno (anche il vento è favorevole al nuovo incontro!). L'aperitivo in Plaza de la Catedral, la cena alla "B del M" (Bodeguita del Medio) con la consueta orchestrina che girando per i tavoli dei turisti, che durante la cena si alzano per firmare i muri de la Bodeguita, cantano Guajra Guantanamera... Hasta Sempre. Anch'io, per l'occasione in veste più di turista che di viaggiatore, ci ho tenuto a lasciare il mio segno... quasi un modo per partire solo parzialmente! Il ritorno: la seconda volta meglio della prima... (anche in questo caso!). |
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20 dicembre |
La Habana - Madrid - Roma |
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a cura di Sissy