Deserto.
Ho letto da qualche parte che, quando si
torna dal deserto, senti come un elastico dietro la schiena che ti
riporta indietro con slancio…E’ proprio vero!
Cerco di ricordarmi i nomi delle città,
delle oasi, delle zone del deserto che ho attraversato per raggiungere
l’Acacus. Tripoli - Nalut - Ghadames - la Hamadat al Hamrah -
l’Idhan Awbari - Ghat e poi la nostra mèta: un deserto molto particolare…una
visione eccezionale caratterizzata da pinnacoli rocciosi, archi naturali
e le famose pitture rupestri, questa parte del Sahara che si chiama Acacus. |
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Prova esterna ne è che continuiamo
a documentarci sul deserto libico, come se ancora dovessimo partire.
Con i miei compagni di viaggio continuiamo a segnalarci
(tramite e-mail, telefono, segnali di fumo e quant’altro…) articoli,
libri, giornali specializzati (l’ultimo è stato un regalo
di compleanno, peraltro molto gradito!)…fieri che parlino della nostra
recente esperienza di viaggio. |
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“E’
stato il più bel viaggio che ho fatto!” Mi è stato replicato
che lo affermo “decisa” alla fine di ogni viaggio…Sarà anche
vero ma questo ha la caratteristica di avermi lasciato impresso un segno
indelebile…la gioia di girare velocemente su me stessa e di VEDERE a 360°
e forse (perché no?) anche a “380°” come ha urlato in
loco un mio amico. |
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Salire su una duna (11 partecipanti…spesso
su 9 dune diverse…non perché ci fosse cattiva sopportazione fra
di noi, anzi è stato un buon incontro!) ed ammirare il mare di sabbia
nei suoi diversi aspetti, diverse sfumature di colore rosa..arancio..grigio. |
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Il nostro viaggio è
filato a meraviglia…La Libia ti accoglie bene, il gruppo viene affidato
ad un agente della Polizia turistica: nel nostro caso una persona gradevole
non solo nell’aspetto (naturalmente ben presto notato da noi donne…).
Con un modo molto garbato ha sorvegliato tutti noi e – dal nostro punto
di vista – più per la nostra sicurezza che per la loro! |
I segni dell’embargo – il Paese
ne è uscito da circa un anno – sono ancora visibili in una città
come Tripoli a cominciare dall’aereoporto… dove le vetrine di un prossimo
fornito duty-free sono illuminatissime, ma ancora vuote. |
Le visite alle città romane di Sabratha
e Leptis Magna fanno da necessaria e adatta cornice all’esperienza
deserto: ottimo preludio, la prima, e degna di un gran finale, la seconda: |
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è la posizione di entrambe
in riva al mare che ti lascia affascinata…in più ho un ricordo di
un bel bagno a dicembre! |
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Sul deserto potrei dilungarmi…sulle guide
c’è scritto che il Fezzan libico è la parte “più”…del
Sahara. Personalmente, visto che per ora ho visitato solo il sud-ovest,
…non sono certo attendibile per una conferma. Ciò che però
posso senz’altro affermare è che è stata un’esperienza
di viaggio “superiore”! |
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Dal mio punto di vista di neofita
è stata affascinante la nostra vita quotidiana nel deserto sulle
grosse e malandate (mica tanto… visto che hanno - ad eccezione di qualche
sosta tecnica - retto egregiamente) jeep guidate dai tuareg, diventati
nostri amici dopo poche ore. |
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Tutti i giorni il campo andava montato
e smontato…Cucinare tutti insieme: nel nostro caso non è stato necessario,
nel nostro gruppo un cuoco o due si sono subito distinti…e noi sguatteri
ci alternavamo a meraviglia al fine di portare in tavola |
tutto il necessario per delle
sane e gustose mangiate (personalmente…la vita nel deserto non mi ha deperito
di un etto!) Per quest’occasione ho comprato per la prima volta una tenda
(d’altronde all’alba dei 40 anni…qualche “pazzia” va pur fatta!) |
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e gestire in proprio - in verità
non mi è mai mancato, al bisogno, un valido aiuto! - la mia
piccola casina smontabile mi ha affascinato! |
La notte…quando dovevo per
forza uscire…l’escursione termica era notevole, ma altrettanto era la gioia
di ammirare, specialmente a luna tramontata,
una quantità di stelle inimmaginabile! |
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La luna…anche a metà… dice la sua!
E non c’è più bisogno di lampade! Una
sera, la vista al tramonto dalla cima di un picco roccioso dell’Acacus… |
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ci ha ricordato le Galàpagos:
al posto del “mare-acqua”, il “mare- sabbia” con le medesime
rocce scure che svettano tranquille e superbe !
Potrei dilungarmi… la tastiera (“avrei
preferito poter scrivere la penna” - ndr.) mi sta prendendo la mano… ma
chiudo con un consiglio per il lettore ed una certezza per me: “organizzatevi
e vivete il deserto!” |
Io? Prossimamente ancora un
viaggio!
Sissy
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