con Lidia in

natura sconfinata, dove la vista e la mente si perdono...

diario di viaggio

 
La Namibia è uno dei paesi più affascinanti: gli spazi sconfinati, gli aspri canyon, le dune del Namib, la selvaggia costa atlantica, la varietà incredibile di flora e fauna; definita giustamente “la gemma dell’Africa”
 
Si trova nell’Emisfero Australe: è pieno inverno da giugno a settembre, ed è estate da ottobre a maggio. I territori sono vasti, per cui le indicazioni per il periodo migliore per visitare il paese non sono immediate. La corrente fredda del Benguela, che risale l’Oceano Atlantico caratterizza la regione costiera del Paese, all’interno, nel deserto del Namib, si possono riscontrare temperature massime di 40°C.
 


Il periodo migliore per recarsi in Namibia è comunque l’inverno australe, tra luglio e ottobre. E’ facile avvistare animali, che non sono coperti dall’erba alta, e si recano frequentemente ad abbeverarsi nelle poche pozze rimaste dalle ultime piogge, ed è più agevole vederli nei parchi.
 
La colonizzazione olandese e tedesca e dei primi anni del protettorato sudafricano ha lasciato tracce profonde nella cultura nazionale di architettura (case di legno, tetti spioventi), di cibi (wurstel, torte, crauti, birra) e alloggi, hotel, attrattive turistiche ben organizzate che rendono piacevole e comodo il viaggio.

E’ una delle zone più aride del pianeta: aree desertiche e semi-desertiche si alternano a vegetazione ricche. L’acacia è una delle piante più abbondanti: su di essa trovano rifugio diverse specie di uccelli, ma anche di leopardi
 

Vaccinazioni:

Non obbligatorie. A nord consigliata la febbre gialla e antimalarica. Soliti farmaci da viaggio, anche se sono disponibili nelle farmacie e ospedali
Aerei: Solo Lufthansa e Air Namibia
Documenti: non sono necessari visti; sufficiente passaporto valido
Valuta:

dollaro namibiano (NAD); diffuse carte di credito
Lingua: Afrikaans
Strade:

buona rete di strade asfaltate, è necessario spesso il fuoristrada, per piste in “gravel” (ghiaia pressata), che necessita di guida accorta e conviene affidarsi ad autisti locali, che conoscono bene i rischi, la velocità da tenere, la pressione dei pneumatici ecc
Hotel: nuovi, semplici, lodge nei parchi e farm con buona cucina e curate. Esistono anche campeggi dotati di ogni confort
Corrente elettrica:

220/240 Volt, ma con prese particolari a 3 punte. Si trovano negli Hotel, ma è meglio comprarle subito a Windhoeck
Abitudini: Non scendere mai dall’auto, anche se non si vede alcun animale. Non sporgere mai parti del corpo fuori del finestrino aperto. Indossare sempre scarpe da trekking nelle soste nei campi (serpenti)

 
Due settimane sono un tempo sufficiente per farsi un’idea approfondita del Paese. Non si può assolutamente evitare di visitare: il parco Ettosha, le dune d Sossusvlei, il deserto del Namib, Swakopmund, Cape cross e la Costa degli scheletri, a cui aggiungo le cascate Epupa falls e i territori Himba.
 
Noi abbiamo effettuato un viaggio più lungo, con estensione anche in Zimbawe per visitare le cascate Vittoria, fine agosto-settembre